La Casa di Cura Privata Nostra Signora della Mercede è dotata di macchinari avanzati per la Risonanza Magnetica ad alto campo.
La Risonanza Magnetica Philips Achieva 1,5 Tesla operante nella nostra struttura è un sistema di eccellenza per effettuare esami diagnostici Total body ( neurologici, internistici, del sistema vascolare, del sistema muscoloscheletrico ). La RM è un esame non invasivo, la cui indicazione, svolgimento ed interpretazione sono affidate a Specialisti qualificati.
Sala Risonanza Magnetica
Risonanza Magnetica 1,5 Tesla
La Risonanza Magnetica è la tecnica che consente di analizzare il corpo umano basandosi sull’esame degli effetti di un campo magnetico stabile, perturbato da impulsi di radiofrequenza. E’ la tecnica radiologica che più espressamente coniuga fisica, matematica e chimica, applicate alla comprensione delle patologie.
Grazie ad una opportuna rielaborazione computerizzata, questa metodica permette di valutare la morfo-funzionalità di organi e tessuti e, fornisce, in seguito all’interpretazione delle immagini da parte del Radiologo, indicazioni precise sulla natura delle malattie.
Ideata e messa a punto intorno al 1980, la risonanza magnetica ha subìto nel corso degli anni un costante processo di evoluzione tecnologica. Oggi, grazie alla sua precisione diagnostica e all’assenza di effetti collaterali, si è conquistata un ruolo di primaria importanza nella diagnosi di molte malattie.
Particolarmente utile nell’ottenere immagini dettagliate del cervello e della colonna vertebrale, riesce a fornire accurate informazioni anche in campo traumatologico, oncologico, ortopedico, cardiologico e gastroenterologico. Un limite alla sua diffusione rimane l’elevato costo dell’apparecchiatura e delle operazioni di manutenzione.
Il principio di funzionamento della risonanza magnetica è complesso e pienamente comprensibile soltanto a chi conosce le teorie fisiche alla base della meccanica quantistica.
Semplificando il concetto possiamo paragonare i nuclei atomici a tanti piccoli magneti. Un po’ come succede per l’ago di una bussola, in presenza di un campo magnetico esterno queste minuscole particelle tendono a disporsi lungo una direzione preferenziale. Se a questo punto vengono emesse delle onde radio i nuclei subiscono delle temporanee variazioni di posizione. Durante questa fase transitoria gli atomi emettono dei segnali misurabili da un rilevatore elettronico (bobine di ricezione) che li trasmette ad un potente computer dove verranno analizzati ed elaborati mediante delle complesse trasformate matematiche.
Per questo motivo la risonanza magnetica utilizza un potente magnete ed un generatore di onde di radiofrequenza dell’ordine dei megahertz, che corrisponde al numero di giri che i protoni dell’atomo di idrogeno (H) compiono su se stessi in un secondo. Tale elemento è stato scelto sia per le sue proprietà fisiche, sia per la sua abbondanza all’interno dell’organismo umano. Dato che non tutti i nuclei atomici impiegano lo stesso tempo a ritornare nella posizione iniziale, analizzando questo periodo è possibile ricreare una mappa tridimensionale delle strutture anatomiche interne, evidenziandone anche lo stato di idratazione.
La risonanza magnetica viene impiegata con successo per ottenere immagini dettagliate di molti tessuti. La qualità dei risultati consente di apprezzare particolari non rilevabili con altre tecniche diagnostiche. E’ possibile studiare la vascolarizzazione dei tessuti, lo stato di idratazione dei dischi intervertebrali, valutare la salute delle articolazioni e diagnosticare con precisione malattie neurologiche ed alcune forme tumorali.
La risonanza magnetica è un’indagine sicura e del tutto innocua per l’organismo umano. L’assenza di radiazioni ionizzanti la rende particolarmente adatta anche per la ripetizione di esami a breve distanza di tempo.
A causa del campo magnetico generato dall’apparecchiatura non possono sottoporsi all’esame persone a cui sono stati applicati apparecchi metallici interni, come pace-maker, alcune protesi metalliche e le clips vascolari più datate. Grazie ai progressi della tecnologia ormai da diversi anni gran parte dei metalli utilizzati per uso medico è compatibile con la risonanza magnetica.
La risonanza magnetica generalmente non richiede il digiuno o l’osservanza di diete particolari, per cui il paziente è completamente libero di alimentarsi secondo le proprie preferenze.
Prima dell’esame il soggetto è invitato a togliersi qualsiasi oggetto o indumento contenente parti metalliche (borse, gioielli, cinture, portafoglio, scarpe ecc.). Insieme al Medico Radiologo o al personale addetto verrà compilato un questionario per accertarsi che non vi siano controindicazioni all’esame.
Dopo aver tolto qualsiasi oggetto o indumento contenente metallo, il paziente viene fatto distendere sopra un lettino, che attraverso un comando elettronico scorrerà fino a posizionarsi tra i poli del magnete. Nei macchinari tradizionali la forma stessa dell’apparecchiatura potrebbe creare problemi a chi soffre di claustrofobia. Oggi sono tuttavia a disposizione anche macchinari più moderni, dove il problema non si pone.
Durante l’esame al paziente non è richiesta alcuna forma di collaborazione, se non quella di rilassarsi, di non muoversi.